Alti livelli di serenità e benessere nell’ambiente lavorativo rendono dirigenti e dipendenti più efficaci, raggiungendo indici di produttività performanti.
Un clima di tensione, caratterizzato da ripetuti atteggiamenti vessatori e manipolatori, può sfociare in veri e propri episodi di violenza psicologica, definita “mobbing”. Tale fenomeno procura gravi ripercussioni che, in genere, danno origine a stress lavoro – correlato, una condizione di disagio psicofisico riconducibile all’assenza di corrispondenza tra le proprie risorse personali e le richieste dell’ambiente lavorativo.
Le alterazioni psicofisiche conseguenti alla violenza sperimentata nel contesto lavorativo, così come accade per altre forme di aggressività e maltrattamento, generano un senso di inadeguatezza nella vittima che, procrastinando la richiesta di aiuto, provoca un peggioramento dei disturbi.
In quest’ottica, come previsto dal D.Lgs 81/08, è obbligo del datore di lavoro effettuare la valutazione del rischio da stress lavoro- correlato; inoltre è auspicabile che le aziende si soffermino sull’analisi di altre disfunzioni organizzative, supportando la promozione del benessere e la riduzione dei fenomeni di disadattamento.
Obiettivi
Durata consigliata: 4 ore
Antonino Giorgi, Psicologo e psicoterapeuta, gruppoanalista, vittimologo, docente presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Psicologo clinico e di comunità, psicoterapeuta, svolge attività psicologica in ambito psicogeriatrico da svariati anni in varie istituzioni e organizzazioni, pubbliche e private. È docente a contratto presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia e Milano, nonché allo IUSVE di Venezia-Verona. Ha alle spalle numerose pubblicazioni, tra cui "Psicogeriatria" (2023), Porto Seguro Editore.
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